domenica 30 dicembre 2012

Auguri Pomposi per Probabili Futuri ... di eMMe!

Personaggi inquietantemente CRUCCHI che rallegrano la giornata.


di eMMe


Giorni frenetici, gli ultimi, nonostante alla fine abbiamo fatto di tutto per ignorare l'impatto delle cavolo di Feste. Ma con due bambini così piccoli ed ipercinetici, feste o non feste, sarebbe come minimizzare la potenza distruttiva di un enorme asteroide sulla Terra: sforzo vano.

Così non sono nemmeno riuscita a prendermi un attimo di tempo per farvi gli Auguri.

Sì, ci siamo già detti che non sono tipa da auguri, tantomeno per Natale, ma l'augurio di un Nuovo Anno Felice e Splendente non lo si nega a nessuno, tantomeno a voi, Amici miei cari.

E per farlo vorrei usare le parole semplici di un personaggio altrettanto semplice che ho da poco scoperto (e subito amato alla follia) a rallegrare i palinsesti teutonici: Harald Glööckler.

Vederlo e amarlo è un attimo!
Guardatelo come si adagia sinuoso su un manto di finta neve degli studi della Vox, con lo scettro di Sailor Moon e la sua splendente pelliccia di pelo di foca Trudy®, con bordure illuminate a led.

No, non è  un nuovo personaggio di Baron Sasha Coen e nemmeno un upgrade della Signora Coriandoli.

Lui è vero o per lo meno, Lui crede di esserlo.

E se nella Tivù nostrana ancheggiano Veline e sbalconeggiano Letterine, la Germania PostMuro ci propone questa Meravigliosa Creatura.

Eccolo qui delizioso come non mai, abbandonato nel Deserto come un cammello alla ricerca di acqua, generoso  testimonial della  camapagna animalista PETA ("Gli animali vestono pellicce, gli uomini vestono moda")
Di umili origini e con una infanzia da dimenticare, il nostro piccolo coraggioso Harald è l`esempio del Self Made (e non sto ad aggiungere Man, Woman o quant'altro, perché non voglio perdermi in annose discussioni sul sesso degli angeli): sobrio e frugale come Madre Teresa, ha scalato a bint'unghias (dal Vaccabolario Sardo = 'a venti unghie', quindi 'a quattro zampe') le vette della popolarità con la sua linea di Abbigliamento ed Accessori, dall'umile nome PompÖÖs, un malato accrocchio di baroccherie glitterate per tutte le tasche (e per tutte le vecchie consunte, sue fan accanite). 

Stuttgart `94 - Immagini di Repertorio:
tante belle cose, tanta bella gente e un Glööckler imberbe, boccolato in Capilene ed ancor prima della scoperta che gli steroidi mandati giù come Rice Crispies non sempre uccidono. Inquietante la somiglianza con il Trota. 

E così si è fatto i milioni e il suo volto, scolpito nel Monte Rushmore dei Deutsche_PROMI (= VIP in tedesco), immortale ed immutabile (eventualmente soggetto a qualche scolpitina di ritocco, un po' di botox lì, una riempitina di collagene giapponese la.)

Inspiegabilmente del tutto sconosciuto dal resto del Mondo - revisionismo nazionalista, a mio parere ... nutro il forte sospetto che quella bacchettona della Merkel abbia dato ordine di oscuralo per mantenere un po' di credibilità all'Estero, quando in cuor suo morirebbe per cingere il suo carampano corpicino in una delle raffinate creazioni del nostro Imperatore della Perlina Sfusa.

Eccelso teleimbonitore del calibro della Wanna Marchi, ma con un Karma tutto tempestato di Diamanti.
'Jede Frau ist eine Prinzessin' (' Ogni Donna è una Principessa') è il suo Motto.
Una Corona Imperiale, il suo Vessillo.
La nostra Lollo, la sua Musa..e con questo credo di non dover aggiungere altro.

Eccola li la nostra amata Fata Turchina, aterrita da se stessa,
nel giorno del suo ottocentrotrentesimo compleanno.
Credo sia sua (e chi altro cavolo potrebbe essere una simile idea?) la paternità del suo Brillocchio Facciale, che però conoscendo la genialità del personaggio potrebbe anche celare una evolutissima tecnologia per l'ottenimento di energia pulita (acqua e sapone come lui) tipo pannelli solari.

La barba disegnata e i capelli a calotta antiproiettile invece fanno parte di una nanotecnologia già nota ed in uso presso i G.I.Joe. Lui l'ha giusto riadattata al caso suo, assicurandosi di privarla di ogni traccia di virilità e ha personalizzato le sopraciglia, donandogli una foggia tale che nell'Esercito Statunitense garantirebbe la Corte Marziale. 

....
Ma sì dai, fàmose du sarti in palestra, va'.
Se non fosse un tipo che normalmente passa inosservato, direi di riconoscerlo in quel tipo timido al centro.

E qui, che tenerezza, mentre in tutta la sua nanezza, sconchia come un ciondolino tra le prorompenze della Brigittona che si prodiga in una esotica danza in suo onore.

Come non amare questo Baronetto del Buongusto?
Infatti io che l'adoro non potevo pensare ad altro modo per augurarvi un Meraviglioso Prorompente e Sbrilluccicante Anno Nuovo che farlo attraverso le sue parole. 

E così, Amici miei cari, vicini e lontani:

"Ich wünsche euch allen einen Pompöösen guten Rutsch ins neue Jahr"

e rilancio con un dono che sono certa apprezzerete nello stile generoso del nostro amato Harald: il link alla serie-reality che ha come tema la vita del nostro Idolo:

Glööckler, Glanz und Gloria (= G., Splendore e Gloria)

che la rete televisiva Vox ha reso disponibile gratuitamente, ma solo fino al sei di gennaio. 
Poi la Befana (probabilmente una delle sue più affezzionate Clienti) se lo porterà via.

Per i non tedescofoni, nessuna paura di non capire la lingua: keine Sorge, il Kitsch è una lingua internazionale.


E con questo vi saluto e vi do appuntamento al prossimo Pomposissimo Anno!



lunedì 24 dicembre 2012

Proprio un Natale di eMMe! Gli Anarcho_Pläztchen.

Come sopravvivere a Nicolaus, Santa Claus & altri Compagni di Merende.

 di eMMe


Detto tra noi, le Feste Comandate io le odio.

Grazie mille per la foto e per il condivisibilissimo post, Leanan_Sidhe
http://fuckxmas.altervista.org/
Nutrivate dubbi in merito? 
Tanto per cominciare nutro un profondo fastidio nei confronti di qualsiasi cosa di "comandato" ...
Poi Feste, e peggiore di tutte, l'Infamous Xmas, riempiono le strade di gente, casino,traffico, regali, Kapitalismus e così via.

Insomma lo spirito natalizio non ha mai posseduto il mio corpo.
Al contrario è stato soppiantato da un robusto nervoso e una certa ansiella di sottofondo.
Mai fatto un addobbo, mai amato canzoni o film natalizi, manco me ne è mai fregato di avere un Bainco Natal...

Come al solito la figlianza mette in crisi pure le più salde tradizioni, tipo quella dell'Antinatale. 

Ok, dopo attenta riflessione ho deciso di boicottare in toto la mitizzazione del Sacro Ciccione, Babbo Natale e affini.
Keine Lüge, niente balle.
Tanto meno su anziani efrattori, malvestiti e rennofili.


Ci ho pensato, ci ho ripensato, mi sono confrontata (con lo specchio e con altri).

All'obiezione: "Perchè privare i bambini di un sogno?", ribatto: non desidero privare i miei figli dei sogni, ma mi auguro sinceramente che i sogni se li costruiscano da soli e non siano mai così privi di fantasia e creatività da doversi adattare a quelli riciclati e riadattati per anestetizzare e modellare le masse.

Di Gesù Bambino non mi pongo nemmeno il problema. Sul Presepe nemmeno ci scherzo, tanto lo ignoro.

Per fortuna il fatto di stare immersi in una società multietnica mi permette di relegare con facilità Santa Claus, Nicolaus, Santa Lucia e gli altri comparetti al ruolo di semplici figuranti di stagione.

Il fatto poi che per Nicolaus (che cade il 6 Dicembre e teoricamente sostituirebbe BabboNatale, ma con regali da Befana - in realtà non sostiuisce un bel corno, non fa altro che raddoppiare la posta) Frido, il mio primogenito d'assalto, sia stato coperto di cioccolato (NON da Me!) e di conseguenza posseduto da 16 demoni tutti urlanti, manco uno zitto un attimo, non ha fatto che consolidare la mia già marmorea contro-posizione.

Ma vogliamo non farci mancare niente? Rilanciamo pure con VENTIgiorniVENTI di Kita chiusa, esorcisti tutti in vacanza, e devo continuare? Datemelo voi un buon motivo per non perdere i capelli a mazzi a Natale!

©ZoneCreative
In ogni caso di trascinare i miei innocenti Figlietti del Demonio nel nichilismo più bieco non me la sono sentita:
quindi mi sono data all'addobbo minimalista e Kinder-proof.

Su mirabile struttura in Bamboo di forma sferica, opera previa dell'abile Non_Marito, ho accrocchiato abetame finto vario, luciame a basso consumo energetico e qualche pendaglio.
Il tutto impiccato a debita altezza, ammirabile, ma irraggiungibile dalle abili manine smontatutto del due piccoli Tritatuttto.

Bildunterschrift hinzufügen
Ma si, rilanciamo anche con un Mini aRborello, ultimo superstite del Mitico Balcone, dove tornerà dopo aver fatto il suo lavoro, anche lui lucinato e decorato con mini(sacri)cuori. E piazzato su piedistallo, quasi al sicuro, ma non del tutto irraggiungibile...per ora, per lo meno, gli attacchi subiti sono stati contenuti. Vediamo quanto dura.


Last but not least.. il Centrotavola Industrial 'LegoTannenbaum', opera di Non_Marito e di Frido.

Meraviglioso!! Pure Sa Bonanima, come si dice dalle mie parti, sorride beato...
Ma non dimentichiamo la principessa delle tradizioni crucche: cucinare Plätzchen, cioè Biscotti di Natale, con i bambini.
Ottimo passatempo quando ti ritrovi tappato in casa con le Bestiole mentre fuori nevica in orizzontale.
Qui la tradizione è così forte che immagino che se non hai dei bambini tuoi te li fai prestare. Peccato ...
 a noi non hanno chiesto ...

E così sì, meine Freunden, sempre per i non elargire traumi accessori ai Frutti del Mio Grembo, pure noi abbiamo fabbricato Plätzchen, ma come sempre I did it MY WAY.

Considerato che sono la Fiera (e distrutta) Genitrice di due piccole cellule terroriste ed ovviamente totalmente anarchiche, questi magici momenti MaMMa Esau_sta & Esau_rita vs. Figli_di_Satana tendono a scivolare in una passata di nervi condita da coloriti improperi.

Conscia di ciò, attuo alcuni stratagemmi.

N.1 - preparare l'impasto prima, in modo che con i bambini resti solo la parte che li diverte di più (e a minor rischio silicosi da voli di farina indiscriminati), cioè spianare e darci dentro con le formine ...

Questa volta sono stata ancora più previdente: ho chiamato in soccorso una cara amica, nonchè cuocadellamadonna, specilialista nel reparto dolciumi in cui io, amante del salato anche a colazione, difetto parecchio.

Ecco Fede, romanaDeroma, a Berlino in visita di ricognizione per valutare se valga la pena o meno
di compiere la definitiva mutazione in Neuberlinerin.
Se state a Roma e dintorni e volete una supertorta di compleanno o quello che vi pare, è lei che dovete cercare, Forme e Delizie su Facebook. Torte in Pasta di Zucchero con scultura a richiesta su ordinazione!

Tanto per stare in tema ©Forme&Delizie
Se decide per Berlino (la cosa è ancora al vaglio), Roma tiè ed è tutta nostra.

Quindi Fede si è dedicata all'impasto mentre io mi esibivo in diversivi per i piccoli Sabotatori.

Si possono preparare mille impasti diversi. Forse mille no, ma quasi.

Io ho scelto un grande classico, tradizionale come una borsetta di Vuitton, solo che questo non può non piacere, al contrario della suddetta borsetta che invece a me fa cagare:


La Pastafrolla

Ingredienti


500 gr. Farina
400 gr. Burro
200 gr. Zucchero
La Scorzetta grattuggiata di un Limone Bio
(una spolveratina di Cannella, se piace, perchennò)


La ricetta è quella che mi sono fatta dare dalla Kita, dopo aver perso miserabilmente quella che mi aveva lasciato Fede (e, oh! Provateci voi con due marmocchi on speed a riuscire pure a tenere la testa sul collo). Buonissima, comunque.
Come potete vedere, come ogni buona Pastafrolla, si tratta di principalmente di un ammasso di Burro con una spruzzatina di Farina. Ma così dev'essere. Altrimenti fate altro.

La procedura è semplice: mischiate questi ingredienti, spianate, mitragliate con le formine, infornate a 60° e il gioco è fatto.

Ma come sempre, in tutta questa semplicità sono nascosti dei momenti insidiosi, che possono fare la differenza tra dei buoni e profumati biscotti e delle pietre-sganascia-molari.

Innanzitutto nella lavorazione, il Burro non deve essere sciolto ne' surriscaldato. L'impasto in genere non deve essere stra-lavorato proprio per questa ragione.
Il prezzo che si paga per una simile disobbedienza sono dei biscotti gommosi, che noi non vogliamo, a meno che non ci manchino le guarnizioni delle caffettiere e abbiate trovato il negozio chiuso.
Diciamo che la quantità di Burro che ho indicato qui sopra e l'uso di un'impastatrice eliminano fortemente il rischio.

Sempre per rendere l'impasto il più friabile possibile, si consiglia di lasciarlo riposare un'oretta, avvolto nella pellicola trasparente, prima di spianarlo.

N.2 - scegliere delle formine che spacchino!

Guardate un po' cosa ho trovato io:

Non molto natalizie? Ecchissenefrega!!
Sono favolosamente Rock'n'Roll e fanno gran bene al mio umore cariato dal  Natale incombente!
Al set ho aggiunto anche un Tannenbaum, su richiesta di Frido, in cui, evidentemente il perfido Natale sta iniziando a scavare il suo spazio... E vabbene, un solo piccolo Tannenbaum, tra Teschi, Ancore, Cuori e Stelle non rovinerà di certo il nostro Natale Hardcore..

N.3 - fare delle piccole palline di impasto, spianare e dare il via alle piccole canaglie armate di formine!

Esatto, palline piccole. Un ulteriore consiglio che mi sento di darvi e che ho ricavato dalla diretta osservazione di questa pratica potenzialmente irritante con i bambini, dividere l'impasto in pallette e spianarlo di volta in volta.
In questo modo, considerato che i bambini partiranno alla perforazione inconsulta del suddetto, non sarete costretti a ri-impastarlo e ri-spianarlo troppe volte, cadendo nella trappola della iperlavorazione e rischiando di dover aggiungere di volta in volta troppa più farina del previsto, riducendo i vostri biscotti in micidiali stelle ninja.


Ora armate le Creature di formine e date inizio alle danze. Attenzione a dove mettete le mani, non lasciatele distrattamente a fianco all'impasto spianto se non volete trovarvi un'inicisione a forma di Albero di Natale sul dorso.
Se invece amate il Branding, nessun problema. In tal caso ricordate di arroventate le formine con l'accendino prima di darle ai vostri piccoli Body Artist.






N.4 - disporre i biscotti su una teglia e infornare, in forno preriscaldato, a 160°.

Se vi piace esagerare potete spolverizzare Zucchero di Canna oppure Cannella sui Biscotti prima di infornarli.
Un'osservazione su temperature e tempi di cottura: come sempre quelli qui riportati sono del tutto indicativi. In realtà solo voi conoscete o dovreste conoscere il vostro Forno. Quindi diciamo una temperatura media con la teglia disposta nel ripiano di mezzo.


Quanto ai tempi, tanto più vale il discorso di poc'anzi: ogni forno ha le sue tempistiche. E con i Biscotti, attenzione! Basta un attimo e si carbonizzano, quelle canaglie.

Fede_Forme&Delizie consiglia di spegnere il forno quando si inizia a sentire il profumo.

Io vi consiglio, NON ALLONTANATEVI DAL FORNO! Per nessuna ragione!
Fategli la posta, non fatevi fregare. Basta un attimo.
Non ci vuole molto e per un attimo di distrazione vi fregate la tegliata. Peccato.

Ancora Fede consiglia cuocerli fino a che il fondo non risulti dorato e poi completare la cottura con un minuto di grill (per chi ce l'ha...io no..).

N. 5 - spegnere il forno, far raffreddare un attimo ed azzannare.


Una volta che i Biscotti si sono raffreddati, potete anche decorarli a piacere. Ci sono un'infinità di glasse e glassine gia pronte, palline, perline, cuoricini; a voi la scelta.
Io ho scoperto che meglio no, uno perché è uno sbattimento accessorio evitabile e poi perché Frido ama leccare via la decorazione per poi abbondonare il biscotto tutto slappato tra gli altri.


Personalmente li prefersico lisci (e non pre-leccati possibilmente).

Eccoci qui con i nostri Plätchen pronti per essere mangiati/ conservati/ regalati.


E nella costruzione un po' di tempo l'abbiamo ingannato.
Ora non resta che spolverare via la Farina volata ovunque e i frammenti di Pastafrolla incrostati al soffitto.

Ah, dimenticavo!

Auguri ... con le restanti mille mila interminabili ore di cui è composta una Vacanza con Figli!!





venerdì 30 novembre 2012

La Berlino di eMMe: a Neukölln salpa NAVE, l'Atelier kinderfreundlich, e cerca membri per la sua ciurma.




di eMMe


Silvia, eclettica video artista tedesco-brasiliana, mamma di Tom. Arnold, olandese, neopapà: professione dj. Matthias, Tedesco di Germania, papà e pittore.

Cosa hanno in comune queste persone?
Sono artisti e genitori.
E sono alcuni dei pioneri di NAVE, progetto neonato nel cuore pulsante di Neukölln dalle menti di due intraprendenti arty-mom e guarda caso pure amiche mie, Valeria Sanguini e Renata Faccenda (Renata l'avevamo gia incontrata, ricordate? Click).

Ci racconta Valeria, italiana, pittrice e scultrice, mamma single di Elia, duenne tutto riccioli e grandi occhi da poeta: “Tutto è cominciato con la ricerca di uno studio, un luogo di lavoro nel quartiere dove viviamo e dove i nostri figli vanno all'asilo, lo Schillerkiez. È proprio l'asilo il posto in cui io e Renata ci siamo incontrate: neomamme a tempo pieno e con una vita professionale tutta da reinventare.”

KIEZKUNST_ Elise&Yuie 
Ulteriore punto in comune le risorse economiche limitate così come molti altri giovani artisti, tedeschi o stranieri, che hanno scelto Berlino per vivere un'esistenza a prezzi, per ora, ancora sostenibili e per trovare stimoli per la propria arte.

Il pensiero di essere in una situazione condivsibile con altre giovani famiglie neoberlinesi crea le basi per NAVE, “un luogo dove poter condividere le nostre professioni con i nostri figli,” continua Valeria, “renderli partecipi delle nostre attività coinvolgendoli nel quotidiano delle dinamiche creative.”

Il nome stesso profuma di viaggio, di partenza da luoghi conosciuti, con rotte da determinare e approdi in porti tutti da scoprire.


Un Atelier in cui chi lavora con la creatività ed è contemporaneamente genitore, può svolgere la sua attività anche con i propri figli accanto.

En Bragas_Renata Faccenda
Christine Böhler
Portrait studio_Valeria Sanguini
Lo spazio è suddiviso tra gli artisti partecipanti sulla base delle diverse necessità e processi produttivi, mentre una parte è riservata ed attrezzata per accogliere i bambini, con mobili, giocattoli e tanti colori: al pomeriggio, dopo l'asilo, l'Atelier si anima di attività tra i bambini e i loro genitori, che grazie al loro bagaglio di arnesi e linguaggi, creano, scambiano e si divertono.

Avete mai provato a fotografare quattro bambini su un divano?
Credo sia impossibile senza narcotizzarli ...
Rocco, der Bauarbeiter
Alcuni pomeriggi di ogni mese, NAVE apre le porte ai visitatori esterni con Workshop  tenuti da diversi artisti, resident e non, dedicati a bambini delle diverse fasce d'età ed altri  eventi originalissimi come il Dance Party: Mama can dance (und Papa auch!). Ideato da Renata, l' altro cuore pulsante di Nave, Italo-Barasiliana nata a Recife, spirito libero e sangue caliente, dj,   designer e mamma di Antonia, piccolo vulcano sempre in eruzione, Mama can dance (und Papa auch) è “una festa in orario pomeridiano che ci auguriamo di proporre mesilmente a partire dal Gennaio 2013, in cui adulti e bambini ballino insieme la stessa musica, selezionata per l'occasione da diversi dj che si alternano alla console” .

NAVE Eröffnungsparty / Mama can dance!
Freakin' mom ...

Party people

 Lisbon Phonologue Dj

Party people II
Du' sarti in compagnia ...
.. e Arte no limits!

 Più Berlin-style di così...

Il concetto che rende il progetto NAVE così interessante e, per quanto possa sembrare assurdo in un momento in cui tutto è gia stato pensato ed inventato, assolutamente innovativo, è proprio la comunicazione tra arte e processi creativi individuali in genere e l'infanzia: in NAVE non si crea arte specificamente per i bambini, ma qualsiasi cosa avvenga è poi tradotta e resa accessibile anche ad un pubblico di giovanissimi che la rielaborano a loro volta attraverso il loro ricco e personale linguaggio privo di veli ed sovrastrutture.

Cosi la mostra "1993" di Fernando Peres, artista brasiliano, diventa occasione per un Workshop di serigrafia in cui i bimbi interagiscono intervenendo su riproduzioni delle sue fantasiose Macchine e Astronavi.

Workshop di serigrafia. Foto: Lina Krivoshieva
Non sono solo madri o padri gli artisti che stanno prendendo parte al progetto Nave.

Violeta, hairstylist creativa e curatissima, non è mamma.
Ma ama l'ambiente che ha trovato in NAVE dove ha trasformato il suo spazio attrezzandolo come un vero e proprio Art-Studio del Capello, zen al punto giusto ed esegue tagli scultura da vera diva a prezzi accessibilissimi.

eMMe presta la testa per voi!
Come lei altri, di svariate discipline e nazionalità, condividono gli spazi dell'Atelier godendo del clima unico e accettando di buon grado il divieto assoluto di fumo all'interno dei locali ed il rispetto di elementari regole di prudenza che garantiscano la sicurezza e la libera circolazione anche ai più piccoli.


Naturalmente ci si auspica che l'adesione da parte di artisti-genitori aumenti così che il coinvolgimento nelle attività collettive e gli spazi comuni siano sfruttati al massimo.

Nave cerca artisti che desiderino partecipare a questo incredibile viaggio, alcuni posti sono ancora disponibili: chi fosse interessato può comunicarlo telefonando ai numeri 017628226669 / 017640327008 o scrivere una email all'indirizzo:  nave@naveberlin.de .


Tutte le informazioni su progetti ed eventi in programma al Nave Atelier, cosi come sugli artisti partecipanti sono disponibili sul sito ufficiale.

Assolutamente da non perdere il Weihnachtmarkt del 15 Dicembre prossimo, dove piccoli oggetti d'arte e design saranno proposti come idee regalo per il Natale alle porte.
Naturalmente non mancheranno attività per intrattenere anche i piccoli visitatori, tra cui Thomas Herfort e il suo onirico Marionettenteather Kabaré Pupalá.


Nave Atelier si trova nella Kienitzerstrasse 103, 12049 Neukölln-Berlino - Metro: Boddinstrasse.